È chiaro che la scuola, per sua natura, ha una funzione educativa di notevole importanza per la formazione e la crescita umana degli studenti e futuri cittadini, fondata sul riconoscimento dei diritti della persona (dignità, libertà, rispetto). Ogni azione educativa scolastica è volta al raggiungimento di una serena convivenza scolastica che favorisca l’apprendimento. Di conseguenza, tra i suoi compiti primari vi è quello di prevenire e porre rimedio a manifestazioni che ostacolino i processi di sana convivenza con particolare riferimento a dinamiche di bullismo e cyber-bullismo.
Nell’impegno di contrasto del bullismo e del cyber-bullismo, ogni scuola è tenuta ad attivare adeguate azioni di carattere informativo ed educativo, di prevenzione e di intervento che coinvolgano i docenti e il personale della scuola, gli studenti e le famiglie, con ulteriore predisposizione di misure di sostegno e di rieducazione delle persone coinvolte.
Caratteristiche dei due fenomeni
Il bullismo è ogni atto aggressivo condotto da un individuo o da un gruppo, ripetutamente nel tempo, contro una vittima che spesso non riesce a difendersi. Presenta tre caratteristiche distintive che sono l’intenzionalità (voler far del male all’altro), la ripetizione (la ripetizione della violenza segna la vittima) e lo squilibrio di potere (la vittima soffre e non riesce a portare un equilibrio nella relazione). Si può presentare sotto diverse forme: fisica, verbale o indiretta (ad esempio tramite l’esclusione sociale).
Il cyberbullismo è ogni azione aggressiva e intenzionale agita da un individuo o da un gruppo di persone, utilizzando i mezzi elettronici nei confronti di una persona che non si può difendere. L’attacco alla vittima viene facilitato ed ampliato dalla tecnologia. Infatti, alle tre caratteristiche distintive già menzionate sopra (intenzionalità, squilibrio di potere, ripetizione) se ne aggiungono altre che potenziano la sofferenza arrecata alla vittima, con un’intensificazione del senso di impotenza: anonimato, facilità d’accesso, permanenza del tempo, rapida diffusione ad un pubblico. Si manifesta sotto le più svariate forme (scritta, verbale, visiva, indiretta, impersonificazione).
Conseguenze del fenomeno e ruolo della scuola
Le conseguenze del bullismo, in qualsiasi forma esso si manifesti, sono tante e tali da poter causare diversi effetti, che ricadono sul bullo stesso, sulla vittima, ma anche sul contesto classe. Poiché la scuola può e deve creare una cultura che protegga e sostenga un’alleanza comune contro ogni forma di violenza, ciascun Istituto si dovrebbe impegnare ad attivare una serie di azioni di carattere informativo e formativo, preventivo e riparatorio a tutela ed educazione nei confronti degli studenti coinvolti e delle loro famiglie.
Con queste azioni la scuola si prefigge l’obiettivo di prevenire qualsiasi forma di violenza, educando gli studenti al rispetto e alla collaborazione, sviluppandone l’assertività e la capacità di segnalare ogni forma di prevaricazione online e offline; responsabilizzare il bullo o i bulli rispetto a quello che ha o che hanno fatto; interrompere o alleviare la sofferenza della vittima; mostrare a tutti gli altri studenti che atti di bullismo non vengono accettati nella scuola e che non vengono lasciati accadere senza intervenire; mostrare ai genitori delle vittime, e più in generale ai genitori di tutti gli studenti della scuola, che la scuola sa cosa fare per la gestione di casi del genere.