Come sarà suddiviso l’esame del primo ciclo 2022? Quali sono le differenze rispetto agli scorsi anni?

L’esame di terza media vedrà protagoniste due prove scritte, accanto all’orale, e lo svolgimento in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni ed il 30 giugno 2022. Tra i requisiti d’accesso non sono previste le prove Invalsi, inoltre non ci sono verifiche scritte sulle lingue straniere.

Come specificato, per i due scritti è prevista la presenza; per l’orale – in caso di documentata necessità – ci sarà modo di collegarsi anche da remoto.

In sede di scrutinio finale, gli alunni e le alunne frequentanti le classi terze della scuola secondaria di primo grado sono ammessi all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con un voto espresso in decimi, attribuito, in base a quanto previsto dall’art. 6, comma 5 del D. Lgs 62/2017, considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunno/a.

In sede di riunione preliminare, la commissione d’esame definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle sottocommissioni. Nello specifico, stabilisce la durata oraria di ciascuna delle prove scritte; definisce l’ordine di successione delle prove scritte e l’ordine di successione delle classi per i colloqui; predispone le tracce delle prove scritte; definisce i criteri comuni per la correzione e la valutazione delle prove scritte e la valutazione del colloquio; definisce l’articolazione del colloquio; individua gli eventuali strumenti che gli alunni possono utilizzare nello svolgimento delle prove scritte; definisce le modalità organizzative per lo svolgimento delle prove d’esame per gli alunni con disabilità certificata o con disturbo specifico di apprendimento certificato; infine, assegna gli eventuali candidati privatisti alle singole sottocommissioni, dopo aver esaminato la documentazione presentata.

In cosa consistono le prove scritte?

Tutte le modalità di svolgimento della prova di terza media sono specificate nell’ordinanza ministeriale n. 64 del 14 marzo 2022, del M.I.U.R.

La prima prova punta a verificare le “competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento”. I ragazzi potranno scegliere tra tracce diverse: un testo narrativo e descrittivo; un testo argomentativo; lettura e riassunto di un testo letterario, divulgativo o scientifico.

La seconda prova scritta punta ad accertare le competenze logico-matematiche.

Infine un colloquio, che verterà anche sulla lingua inglese, sulla seconda lingua comunitaria e sull’educazione civica. Per i percorsi a indirizzo musicale è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

Come si calcola il voto finale?

Il voto è calcolato in decimi. L’esame è superato con un punteggio minimo di sei decimi, e il voto finale può essere accompagnato dalla lode.

Ai fini della determinazione del voto finale, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all’unità superiore o inferiore. Successivamente procede a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla commissione in seduta plenaria. L’esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a sei decimi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.