Gli studenti universitari di tutta Italia possono usufruire del riscatto degli anni di laurea.

Il presidente dell’Inps ha rilanciato la possibilità di riscattare gratuitamente gli anni di studio universitario, prendendo come esempio il modello tedesco. Secondo l’Inps la misura potrebbe costare circa quattro miliardi l’anno.

Il riscatto del corso di laurea permette di trasformare gli anni di università in anni contributivi e dunque integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo della pensione. Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema contributivo o con quello retributivo.

Il riscatto ha molti vantaggi:

  • Permette di acquisire anzianità contributiva spesso collocata in epoca remota e per tale via, e fatti salvi futuri mutamenti legislativi, potrebbe comportare un anticipo nella maturazione del diritto a pensione;
  • Incrementa la misura della pensione;
  • È prevista la rateizzazione senza interessi per dieci anni;
  • Il contributo da riscatto è fiscalmente deducibile. Per gli inoccupati, al genitore che sostiene l’onere di riscatto degli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19 % dalla propria imposta lorda.

Con il riscatto agevolato, il costo si aggira sui 5.200 euro per ogni anno riscattato, per un totale che oscilla tra i 21 e i 26mila euro se si riscattano quattro o cinque anni di studi. Il riscatto ordinario può superare invece i 100mila euro.

Quanto costa riscattare la laurea?

Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema contributivo o con quello retributivo.

Per riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996) l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto.

Ad esempio: ipotizziamo che si voglia riscattare quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria e che si abbia presentato domanda di riscatto il 31 gennaio 2021; considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.170,00 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.464,40 euro (32.170,00×33% =10.616,10 x 4 anni = 42.464,40).

Con il riscatto di laurea agevolato il costo invece è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). Quindi, se si presenta domanda nell’anno 2022 il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro. Il costo è lo stesso se si presenta domanda in qualità di inoccupato. A seconda dei casi, con il riscatto agevolato il risparmio può essere fino al 70%.

Che cosa si può riscattare?

Si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a seguito dei quali lo studente ha conseguito uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre)
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei)
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

Sono esclusi gli anni fuori corso. È possibile anche riscattare solo una parte e non l’intero corso di studi.

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